Una stella posta sulla “Hollywood Walk of Fame” celebra l’ingegno e la passione di Ray Dolby, pioniere del suono cinematografico a cui il pubblico deve molto.
Nato a Portland nel 1933, alla fine degli anni quaranta, Ray Dolby inizia una collaborazione estiva all’interno dell’azienda Ampex, specializza nella produzione di motori elettrici e generatori. Tuttavia, una piccola divisione dell’azienda conduce esperimenti nel campo dell’audio professionale. Addetto allo sviluppo di nastri di calibrazione, Dolby prende parte al progetto per la produzione del registratore Ampex 200, utilizzato anche dal noto cantante Bing Crosby per registrare le proprie trasmissioni radiofoniche all’emittente ABC.
Alla Ampex si svolgono alcune indagini riguardanti esperimenti sul comportamento delle onde radio e lo studio di congegni elettronici sperimentali da parte di tecnici tedeschi durante la guerra. Trasferitosi in Inghilterra per motivi di studio nel 1957 e laureato in fisica nel 1961, Ray fonda a Londra i Dolby Laboratories, che mettono a punto il sistema Dolby A: questo brevetto permette di ridurre il rumore di registrazione su supporto magnetico, da un valore di 60 db a soli 20 db. Il segreto risiede nell’opportunità di registrare la traccia audio su due canali, uno forte ed uno debole, i quali daranno come risultante un suono nitido e pulito, privo del fruscio dovuto al trascinamento del nastro ed al magnetismo.
Nel frattempo Dolby opera in qualità di tecnico per conto delle Nazioni Unite; nel 1966 sposa Dagmar, conosciuta sui banchi dell’università quattro anni prima. Il Dolby A viene adottato dalla maggior parte delle case discografiche: i primi a credere nelle potenzialità del nuovo brevetto sono i tecnici e i dirigenti della Decca, che si appropria infatti di tutta la catena produttiva interna ai laboratori Dolby. Si affacciano gli anni ’70, con essi il concetto di alta fedeltà musicale casalinga. I colossi nipponici industrializzano il settore, creando oggetti di riferimento per gli appassionati. Dolby si accinge a tornare negli Stati Uniti, trasferendo i suoi laboratori a San Francisco. Nello stesso periodo Ray incontra Henry Kloss, titolare della Acoustic Research. Nel 1968, la sinergia tra Kloss e Dolby conduce allo sviluppo di un nuovo sistema di riduzione del rumore, più semplice ed economico rispetto al tipo A. Nel 1971 la Advent Corporation (altra società che fa capo a Kloss) presenta al mondo il modello 201. Si tratta della prima piastra a cassette che incorpora il sistema Dolby B per la riduzione del rumore di fondo. Grazie alla collaborazione tra i due inventori nasceranno successive versioni ed aggiornamenti come il Dolby C ed S.
Il Dolby A viene utilizzato in fase di missaggio ed editing del sonoro per il film di Stanley Kubrik Arancia meccanica (1971). Negli anni successivi, il sistema A viene applicato direttamente su pellicola. Nonostante l’avvento di formati panoramici, l’economica e contenuta pellicola 35 mm resta il supporto a maggiore diffusione. Ray Dolby intuisce la necessità di creare uno standard per questo tipo di formato: nel 1975 viene messo a punto il Dolby Stereo. Questo sistema introduce sulla pellicola una traccia ottica stereofonica, la quale prevede l’uso di un decoder dedicato che ricostruisce una colonna sonora suddivisa su quattro canali configurabili. Nonostante il primo film equipaggiato con il nuovo sistema sia Lisztomania di Ken Russel (1975) il cambio di passo giunge due anni più tardi.
Nel 1977 esce nelle sale Guerre Stellari per il quale l regista George Lucas riserva una certa attenzione alla componente sonora. E’ il trionfo del multicanale targato Dolby e l’inizio di un’evoluzione costante nel miglioramento delle prestazioni sonore. Il successo è tale che, all’inizio degli anni ’80, vengono introdotti alcuni sistemi casalinghi per la riproduzione del Dolby Stereo, ribattezzato Dolby Surround.Nel 1987 nasce il Dolby Spectral Recording, un encoder che raccoglie le peculiarità dei sistemi A, B e C, oltre ad incrementare in modo incisivo la gamma dinamica delle tracce audio. Nel frattempo, il Dolby Surround non frena la propria corsa: rinominato Pro Logic (successivamente Pro Logic II e Pro Logic IIx) l’audio casalingo beneficia delle migliorie apportate dallo Spectral Recording. Fa la propria comparsa il canale dedicato alle basse frequenze: i subwoofer entrano massivamente nelle case degli utenti.
Nell’agosto del 1982 viene stampato il primo Compact Disc. Alla fine degli anni ’80 il CD sta soppiantando gli ingombranti e delicati dischi in vinile ma, soprattutto, le sempre problematiche musicassette. La riduzione del rumore, vanto dei primi sistemi della doppia D, è destinata a scomparire, i tempi sono maturi per abbandonare la strada analogica. Nei laboratori Dolby si mette a punto di un algoritmo che tiene in considerazione nozioni di psicoacustica e fisica del suono: nasce il formato AC-3. Batman Returns (1992) è il primo film presentato con audio Dolby Digital in grado di gestire fino a sette canali compressi in modo totalmente separato. Nella primavera del 2012, i laboratori annunciano l’introduzione di un nuovo standard: il Dolby Atmos promette un suono ancora più coinvolgente e tangibile grazie ad un nuovo approccio e all’uso di diffusori posti nelle zone fino a quel momento prive di copertura. il film Pixar Ribelle è il primo ad essere presentato con il nuovo sistema. Ray Dolby muore il 12 settembre 2013 a causa delle complicazioni portate dal morbo di Alzheimer e da una forma aggressiva di leucemia.
“Ray è veramente riuscito ad avere un lavoro da sogno. Ha potuto fare ciò che voleva, in qualsiasi modo lo volesse fare: in questo percorso ha fatto molto per gli appassionati di cinema e musica. Alla fine ha costruito una compagnia di successo.”
Dagmar Dolby
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